Gestione emodinamica personalizzata della sepsi in una terapia semi-intensiva medica: un caso clinico

Michael Maggi, Gianni Turcato, Arian Zaboli, Lucia Filippi, Fabrizio Lucente, Daniela Milazzo, Christian J. Wiedermann

Riassunto. La sepsi rappresenta una delle principali cause di mortalità tra i pazienti ospedalizzati, richiedendo interventi tempestivi e strategie terapeutiche adattate al singolo caso. Presentiamo il caso di una donna di 70 anni con shock settico da pielonefrite da E. coli. La paziente è stata gestita in un’unità di Terapia semi-intensiva (Tsi) medica mediante monitoraggio emodinamico non invasivo con NICaS e POCUS. La terapia è stata personalizzata in base ai parametri ottenuti, con somministrazione mirata di fluidi, vasopressori e inotropi e progressivo miglioramento clinico e stabilizzazione emodinamica. Il caso evidenzia il potenziale delle Tsi nella gestione avanzata e sicura della sepsi, in linea con le strategie nazionali volte al rafforzamento delle cure critiche intermedie.

Abstract. Sepsis remains a leading cause of in-hospital mortality, requiring rapid intervention and patient-tailored treatment strategies. We report the case of a 70-year-old woman with E. coli pyelonephritis presenting with septic shock. She was admitted to a medical High Dependency Unit (HDU) and managed using non-invasive hemodynamic monitoring with NICaS and bedside ultrasound (POCUS). Treatment was adapted in real time, including targeted fluid resuscitation, vasopressors, and inotropes, with patient improvement and stabilization. This case highlights how integrated non-invasive tools can guide sepsis management within HDUs, supporting the role of intermediate care units in national strategies for acute care system reform and resource optimization.