In questo numero

I pazienti cronici possono subire l’influenza dei messaggi circolanti sui social, e sono importanti un’educazione sanitaria adeguata e una comunicazione chiara, affinché le scelte terapeutiche siano informate e sostenibili nel lungo termine. Così scrivono Valeria Belleudi, Sara Lopes e Antonio Addis nell’articolo a pag. 593. Lo studio descritto prende in esame la relazione tra le dichiarazioni di Elon Musk – principale azionista della piattaforma social X (già Twitter) – e l’assunzione di semaglutide tra i pazienti della Regione Lazio che hanno avuto prescrizioni con antidiabetici GLP-1. L’interesse della ricerca del Dipartimento di epidemiologia del Ssr del Lazio va oltre il pur intrigante contributo di Musk all’uso di un nuovo e già molto popolare medicinale: torna a sottolineare l’attenzione sulla vulnerabilità della popolazione generale ai messaggi che riguardano la salute e sulla capacità dei social media di orientare le nostre abitudini.

Recenti Progressi ha da tempo scelto di utilizzare Twitter come strumento per monitorare il sentiment dei ricercatori, dei clinici e degli opinionisti italiani e internazionali, dedicando prima una e poi due pagine a una selezione di tweet capaci di contribuire a descrivere il dibattito avvenuto nel mese precedente sulla piattaforma. In queste settimane, dopo la forte strumentalizzazione del social da parte del suo proprietario durante la campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti, non sappiamo se confermare la presenza della nostra rivista su X o invece iniziare una nuova avventura su Bluesky.

Nato come progetto di ricerca di Twitter, dopo l’acquisizione di X da parte di Musk se ne è distaccata e ha lanciato un’applicazione social nel febbraio 2023. Quando è stata aperta al pubblico, a febbraio 2024, Bluesky contava 3 milioni di utenti. Il 5 novembre, giorno delle elezioni americane, la piattaforma contava quasi 14 milioni di utenti e due settimane dopo ha superato i 20 milioni (X ne ha più di 500 milioni).

Come leggiamo su Science, «per i ricercatori la rete inizia a sembrare una casa. Istituzioni accademiche, riviste e congressi scientifici, enti come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (anche su Bluesky) hanno una presenza ormai stabile. La piattaforma è diventata così popolare che lunedì Altmetric, un’azienda che traccia le ricerche pubblicate e citate online, ha esortato gli editori a implementare il bottone condividi su Bluesky accanto a quelli per condividere i contenuti su Facebook, X o LinkedIn presenti su molti siti web. Molti ricercatori sostengono che fino a oggi il clima su Bluesky è meno polarizzato rispetto a X, anche perché c’è una più attenta moderazione dei contenuti e la base di utenti è, per ora, molto più piccola e omogenea»1.

L’intervento dei “Moderatori” su X altera sistematicamente le informazioni sull’emergenza climatica e interviene nelle discussioni sulle vaccinazioni o sulle misure sanitarie messe in atto durante la pandemia: di qui, l’interesse per uno spazio di discussione maggiormente vivibile, dai toni non esasperati. Bluesky sta lavorando bene per permettere una transizione semplice a chi decide di lasciare X e sicuramente anche questa opportunità potrà motivare un cambiamento da parte di Recenti Progressi.

Di certo, Elon Musk supererà il dispiacere di non vedere più i tweet segnalati sulla nostra rivista e se ne farà una ragione. Ma talvolta anche piccoli segnali possono contribuire a disegnare il profilo di un progetto culturale: ed è questo il senso della nostra decisione.

Ancora poche righe per ringraziare i revisori che anche quest’anno hanno contribuito a rendere migliori i contenuti proposti ai nostri lettori e hanno aiutato gli autori e le autrici a presentare meglio il proprio lavoro. Se è vero che bisogna guardare con disincanto alla peer review, è altrettanto certo che un percorso di valutazione degli articoli sottoposti a una rivista scientifica è indispensabile.




Bibliografia

1. Kupferschmidt K. Like ‘old Twitter’: the scientific community finds a new home on Bluesky. Science 2024; 20 novembre.