Negli adulti obesi non diabetici, tirzepatide determina una perdita di peso superiore rispetto a semaglutide

In obese, non-diabetic adults, tirzepatide results in greater weight loss than semaglutide.

ALICE SERAFINI1, MARK H. EBELL2, CESARE LIBERALI3

1Dipartimento di Cure primarie, Ausl Modena; 2Department of Family medicine, College of Human Medicine, Michigan State University, East Lansing, Michigan, Usa; 3Azienda socio-sanitaria territoriale (Asst) Ovest-Milanese, Milano.

La rubrica POEMs è a cura di Peter K. Kurotschka (Department of General Practice, University Hospital Würzburg, Germany).

Domanda clinica. Negli adulti obesi senza diabete mellito, quale tra tirzepatide e semaglutide è più efficace nel favorire la perdita di peso?

Punto chiave. La tirzepatide comporta una perdita di peso maggiore rispetto alla semaglutide. Lo studio non ha riportato esiti clinici diversi dalla variazione del peso.

Assegnazione ai gruppi (allocazione): incerta.

Finanziamento: industria farmaceutica.

Disegno dello studio: trial randomizzato e controllato (Rct) non in cieco (open label).

Livello di evidenza: 1b.

Setting: ambulatoriale (qualsiasi).

Sinossi. Tirzepatide e semaglutide agiscono entrambi bloccando il peptide‐1 glucagone-simile (GLP-1), e tirzepatide ha in più l’effetto di bloccare il polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente (GIP)1. Per entrambi, l’indicazione principale è il trattamento del diabete mellito di tipo 2 negli adulti. Più di recente questi farmaci sono stati introdotti per favorire la perdita di peso negli adulti con obesità2,3. In questo trial sponsorizzato dal produttore di tirzepatide (SURMOUNT-5) sono stati arruolati 751 adulti con indice di massa corporea (Bmi) ≥30 kg/m2 oppure ≥27 kg/m2 più almeno una comorbilità correlata all’obesità4. Al basale, l’età media dei pazienti era 45 anni, il 65% era di sesso femminile, il 24% non di etnia caucasica. Il Bmi medio era 39,4 kg/m2, il peso medio 113 kg e la circonferenza vita media 118 cm. I pazienti sono stati assegnati casualmente o a ricevere la dose massima tollerata di tirzepatide (10 mg o 15 mg) oppure a ricevere la dose massima tollerata di semaglutide (1,7 mg o 2,4 mg), ciascuna somministrata una volta alla settimana per via sottocutanea. Non è chiaro perché i ricercatori abbiano scelto un trial in aperto, ovvero non in cieco, dato che tutti ricevevano un’iniezione settimanale. I pazienti sono stati seguiti per 72 settimane e l’analisi è stata condotta secondo il principio dell’intention-to-treat (Itt)*. I pazienti a cui è stata somministrata tirzepatide hanno avuto riduzioni percentuali del peso corporeo significativamente maggiori (-20,2% vs -13,7%; p<0,001). Rispetto a coloro che avevano ricevuto semaglutide, un numero più elevato di pazienti nel gruppo assegnato a tirzepatide ha ottenuto riduzioni di almeno il 10% del peso corporeo (81,6% vs 60,5%; numero necessario da trattare [Nnt]^ = 5) e di almeno il 20% (48,4% vs 27,3%; Nnt= 5). La riduzione della circonferenza vita è stata maggiore di 5 cm nei pazienti che avevano ricevuto tirzepatide rispetto a coloro che avevano ricevuto semaglutide (-18,4 vs -13,0 cm). Gli eventi avversi sono stati per lo più sintomi gastrointestinali di entità da lieve a moderata ed erano simili nei due gruppi. Un maggior numero di pazienti ha interrotto il trattamento per eventi avversi nel gruppo semaglutide (5,6% vs 2,7%; numero necessario a nuocere [Nnh]^^ = 35). Gli eventi avversi più comuni sono stati gastrointestinali.

Contesto italiano. Tirzepatide e semaglutide possono essere prescritte in fascia A dal medico di medicina generale (Mmg) a carico del servizio sanitario nazionale solo per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 (DM2) (Nota 100 dell’AIFA)5. Tirzepatide è approvato, oltre che per il diabete mellito di tipo 2, anche per la gestione del peso negli adulti con Bmi ≥30 kg/m2 o ≥27 kg/m2 con comorbilità correlate al peso (in associazione a dieta/esercizio fisico)6 ma deve essere prescritto in fascia C (a totale carico del cittadino). L’unica forma di semaglutide approvata in Italia per la gestione del peso negli adulti con Bmi ≥30 kg/m2, o con ≥27 kg/m2 e comorbilità associate al peso e negli adolescenti di età ≥12 anni con obesità (Bmi ≥ 95° percentile) e peso corporeo >60 kg è la forma farmaceutica WeGovy8, anch’esso prescrivibile unicamente in fascia C. Le altre due forme farmaceutiche di semaglutide disponibili sul mercato italiano, Ozempic e Rybelsius, sono approvate solo per il trattamento del DM2. Sul ruolo del Mmg nella gestione farmacologica del calo ponderale per pazienti con obesità non esistono prove solide. In generale, la maggior parte delle linee guida raccomanda una gestione del paziente in collaborazione con i servizi specialistici e la presenza di un supporto nutrizionale strutturato9. Tuttavia, la grande diffusione dell’utilizzo di questi farmaci, sia per il trattamento del DM2 sia per la gestione del peso corporeo, testimoniato dall’aumento dei consumi sia in fascia A che in fascia C10, unito al grande potenziale che hanno i Mmg nell’identificazione dei pazienti che potrebbero beneficiare di questi trattamenti, rende sempre più necessarie sia reti di supporto per la formazione dei mmg sia la creazione di percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali integrati tra cure primarie e secondarie. Per la scelta del farmaco più appropriato consigliamo di consultare l’algoritmo proposto da McGowan et al.11, mentre per leggere alcuni consigli pratici relativi all’uso di questi farmaci nel setting della medicina generale, può essere utile l’articolo di Dobbie et al.12.

Note

* Il principio dell’Itt prevede che i partecipanti a uno studio clinico vengano analizzati nel gruppo a cui sono stati inizialmente randomizzati, indipendentemente dal fatto che abbiano seguito effettivamente il trattamento assegnato. Al contrario, l’analisi “per protocollo” considera solo i partecipanti che hanno aderito completamente al protocollo dello studio.

Lanalisi per intention to treat è considerata il gold standard negli Rct perché mantiene i benefici della randomizzazione, evitando bias introdotti da cambiamenti nei gruppi e riflette meglio l’efficacia del trattamento nel “mondo reale”, dove l’aderenza non è sempre perfetta.

^ Il number needed to treat (Nnt) rappresenta il numero di pazienti che devono ricevere un intervento affinché si verifichi un cambiamento positivo. Un Nnt basso indica un trattamento molto efficace, mentre un Nnt alto suggerisce un beneficio più modesto.

^^ Il number needed to harm (Nnh) o number needed to treat to harm (Nnth) rappresenta il rovescio della medaglia rispetto al Nnt, ovvero il numero di pazienti che devono essere trattati affinché si verifichi un effetto indesiderato dovuto all’intervento. Un Nnh basso significa che pochi pazienti trattati bastano perché si verifichi un evento avverso: quindi il rischio è elevato. Al contrario, un Nnt alto indica che servono molti pazienti trattati perché si verifichi un solo danno, e quindi il trattamento è considerato più sicuro.

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Bibliografia

1. Brunton LL, Hilal-Dandan R, Knollmann BC. Goodman & Gilman’s: The Pharmacological Basis of Therapeutics. 14th ed. New York: McGraw Hill, 2023.

2. Wilding JPH, Batterham RL, Calanna S, et al.; STEP 1 Study Group. Once-weekly semaglutide in adults with overweight or obesity. N Engl J Med 2021; 384: 989-1002.

3. Jastreboff AM, Aronne LJ, Ahmad NN, et al.; SURMOUNT-1 Investigators. Tirzepatide once weekly for the treatment of obesity. N Engl J Med 2022; 387: 205-16.

4. Aronne LJ, Horn DB, le Roux CW, et al.; SURMOUNT-5 Trial Investigators. Tirzepatide as compared with semaglutide for the treatment of obesity. N Engl J Med 2025; 393: 26-36.

5. Aifa. Nota 100: farmaci per il trattamento del diabete mellito tipo 2. Disponibile su: https://short.do/1hvmay [ultimo accesso 17 ottobre 2025].

6. Aifa. Mounjaro, INN-tirzepatide: riassunto delle caratteristiche del prodotto (Rcp). Disponibile su: https://short.do/D5MCsk [ultimo accesso 17 ottobre 2025].

7. Aifa. Ozempic, INN-semaglutide: riassunto delle caratteristiche del prodotto (Rcp). Disponibile su: https://short.do/wdPU_f [ultimo accesso 17 ottobre 2025].

8. Aifa. Wegovy, INN-semaglutide: riassunto delle caratteristiche del prodotto (Rcp). Disponibile su: https://short.do/l0I-gc [ultimo accesso 17 ottobre 2025].

9. Parretti HM, Erskine SE, Coulman KD, et al. A review of the management of obesity in primary care. Clin Obes 2025; e70040.

10. Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali. L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto Nazionale Anno 2023. Roma: Agenzia Italiana del Farmaco, 2024.

11. McGowan B, Ciudin A, Baker JL, et al. Framework for the pharmacological treatment of obesity and its complications from the European Association for the Study of Obesity (EASO). Nat Med 2025; 31: 3229-32.

12. Dobbie LJ, Parretti HM, Fallows E, et al. Ten top tips for the management of GLP-1 receptor agonists in adults within primary care. Obes Facts 2025; 1-6.